lunedì 15 dicembre 2014

Books - L'avventura dello staff




 L'avventura dello Staff


Partenza fissata da Sassari per Sabato 29 Novembre alle 7:00 del mattino, spostata inesorabilmente di trenta minuti a causa dei comuni ritardi: il tutto per tentare di essere entro le 11 al Lazzaretto di Cagliari, pronti per il Books!
Questo, perlomeno, doveva essere il programma...
(Continua a Leggere)


Reduce dell'imprevisto della notte prima dell'evento di maggio (Il Giocomix), che vide il mio portafogli e tutti i documenti persi, per questa occasione avevo tutto pronto: illustrazioni in regola, segnalibri, pozioni, locandine, gigantografie, albi di Elfano e Dark Hope. Insomma, c'era tutto... o quasi. Gli estenuanti preparativi per ultimare i progetti erano terminati, eccetto una delle illustrazioni, nonché una delle principali: Leirien. Era la protagonista, ed avevamo deciso di lasciarla proprio ad ultimo in maniera tale che, dopo averla completata, avremmo potuto dormire sonni tranquilli e prepararci per l'evento... ma il fato stava per giocarci un tiro mancino (no, non il gruppo).
Ho giusto il tempo di terminare in tempo record di stampare l'ultima vignetta di Dark Hope, l'unica che non avevamo potuto mandare in stampa alla copisteria, per piombare al garage (la nostra base operativa, che un giorno vi mostrerò) e solo per scoprire Costantino Nieddu a lavoro su una nuova illustrazione. È quasi mezzanotte, e scettico gli domando con garbo a che diamine sta lavorando. Con tutta risposta ricevo una rapida delucidazione: “Ho rovinato Leirien... la sto rifacendo”. Senza perdersi in troppe chiacchiere Costantino ritorna sulla sua nuova opera, e mancano circa 6 ore alla sveglia!
Con la speranza nel cuore (ma anche con la consapevolezza che non avremmo dormito quella notte) mi misi ad ultimare quei piccoli accorgimenti che, in due, avremmo dovuto completare in un attimo. Riuscimmo a completare il materiale alle 4 e passa del mattino, distrutti.

Trascino le abbondanti occhiaie sino al letto, infine, mi ci butto con tutto il peso, ma dubito di aver mai realmente preso sonno. 
La sveglia suona presto, anche se mi pare sia passato un secolo e così hanno inizio i preparativi per la partenza. Mi preparo in fretta e furia, carico in macchina il materiale e sgommo alla volta delle case degli altri componenti dello staff: Costantino, Marta ed Elena. Loro sono in perfetto orario, io in ritardo di 15 minuti sulla tabella di marcia.

















Riuniti in macchina ci accoglie una fine ed armoniosa pioggia, che ci avrebbe accompagnato sino all'uscita dei confini di Sassari. Il peso del mattino non grava sui nostri corpi in after, e con della buona musica, tanta voglia di fare ed un pizzico di ironia ci godiamo il sorgere dell'alba.



In un'ora siamo a Tramazza, metà del viaggio e, dopo esserci felicemente rifocillati, ripartiamo a tutta velocità, rattristati però per non aver incontrato il nostro portafortuna: Bruno Nieddu, “cugino” acquisito del continente equatoriale dell'illustratore.
Siamo in perfetto orario, e questa volta Cagliari non ci frega con le sue strade prive dei nomi delle vie e l'odiata via Ismirionis (che sul navigatore era ovunque). Arriviamo in hotel, molliamo i bagagli, ci cambiamo e ripartiamo: mancano 30 minuti all'apertura dei cancelli del Books!
Ma noi, grazie al navigatore, facciamo la figura di Ryoga di Ranma e quei trenta minuti di vantaggio li sprechiamo per le viuzze di Cagliari, perdendoci nuovamente, sino ad arrivare con circa mezzora di ritardo allo stand (e pensare che dall'hotel ci volevano circa 10 minuti).

Montiamo in fretta e furia tutto il materiale, perdendo almeno cinque anni di vita, allestendo la mostra e preparandoci ad accogliere gli ospiti del books, che intanto si erano già avventurati per gli altri stand.
 
















 


Il peso del lungo viaggio e della notte in bianco cominciano a farsi sentire verso le 13, quando stanchi ed affamati ci accorgiamo che le presenze al books, almeno per il primo giorno, sono contenute. Decidiamo di farci un giro per gli altri stand, ma la desolazione è visibile sia negli occhi degli altri espositori che dello staff. Contro l'evento remano le scuole aperte ed un tempo che minaccia pioggia. 
 




Il primo giorno si concluderà con un nulla di fatto. Poche presenze, pochi realmente interessati, ma con una sorprendente quantità di bambini e di genitori che li portano a spasso. Alcuni incontri sono stati memorabili, come il nostro personale guerriero biondo, che pare sia uscito da “Il piccolo principe”.






Lasciamo il Lazzaretto stremati, con gli occhi gonfi ed il peso del giorno sulle spalle. Ci fermiamo da Arnolds, vicino a Via Roma, prendiamo qualche trancio e ci rintaniamo in albergo. Due birre, pizza e Kung Fu Panda, e ci sembravano le 3 del mattino, quando invece erano a malapena le 11. (Avrei voluto occultare il fatto che ci siamo ritrovati a guardare per 1 ora “acquari di famiglia”, quindi potete capire la stanchezza mentale).


 









 
Il mattino ci svegliamo belli freschi, pronti ad una nuova giornata. Inutile ripetere che, nonostante il largo anticipo, siamo riusciti ad arrivare in ritardo anche il secondo giorno!
Ma che il books fosse davvero iniziato lo avremmo capito dall'esterno: un'immensa folla non attende altro che il momento di entrare.
Copiamo ed incolliamo lo stand proprio come il giorno prima, anche se riusciamo a farlo in un nanosecondo. La folla investe lo stand, anche se si accalca rovinosamente sull'unico espositore di Harry Potter presente (ma è normale, sembrano tutti appena usciti da Hogwarts, per come sono vestiti).

Il tappo creato dai fan del maghetto permette ad altri visitatori di fermarsi a parlare con noi, così possiamo raccontargli i nostri progetti, i nostri fumetti ed il nostro libro. Riusciamo ad aprire dibattiti ed a conoscere i punti di vista dei visitatori, che invitiamo cortesemente alla nostra presentazione che, in meno di quanto avremmo detto, ha inizio. 
 







Ci ritroviamo in una sala ampia e con molte sedie, un proiettore a nostra disposizione (ma solo dopo la folle corsa di Costantino per andare a chiedere supporto a Fabio) e dei microfoni, ma che non ci servono per il nostro stile. Dopo un iniziale problema con il proiettore, risolto grazie a coloro che sono venuti a sentirci parlare dei nostri progetti, mandiamo il Booktrailer de “Le Ombre del Destino, Il Cavaliere dagli occhi purpurei”. La voce di Francesco Masala riesce a sorprendere ancora una volta gli spettatori, anche se il video non è visibile.
Inizia con qualche problema, ma riparte alla grande. Le illustrazioni di Costantino Nieddu ci fanno da sfondo mentre parliamo faccia a faccia con il pubblico, camminando fra loro. É una presentazione differente da tutte le altre, o almeno questo è quello che abbiamo provato a proporre: lo scrittore poneva delle domande al suo stesso pubblico, cercando di capire in che modo esso si approcciasse al libro.
Muta presto in una presentazione del fantasy in generale, e non solo dei progetti degli autori. Saltano fuori numerosi ottimi commenti, e si apre un vero e proprio dibattito. Arriva poi il momento di presentare a tutti gli effetti il libro “Le Ombre del Destino”, la serie fumettistica sul web “La Fuga di Elfano” ed il progetto Graphic Novel “Dark Hope”. Terminiamo il nostro intervento senza domande, senza chiederle, perché vogliamo che i veri interessati ci raggiungano, e così sarà. Il pubblico dimostra di essere interessato, e desideroso di chiacchierare ancora con noi. Alcuni vogliono capire come migliorare le proprie storie, altri sapere come comprare il libro o dove trovare le informazioni utili. Quello che si evince dai dialoghi e che la Sardegna sia piena di creatività, e che una gran parte dei giovani siano desiderosi di raccontare una storia: la loro. 





 














 




 







Soddisfatti della bella presentazione, torniamo allo stand. Quest'ultimo giorno sarà il più lungo, considerato il gran numero di visitatori che ci terranno impegnati in discorsi, nel provare le pozioni, nello sfogliare i nostri albi e nell'ammirare le illustrazioni di Costantino Nieddu, oltre che essere intrattenuti dai giochi organizzati dallo stand. È un successo sotto ogni profilo, il trionfo della fantasia e della voglia di mettersi in gioco.
Non siamo gli ultimi ad andare via, ma quasi, e quando saliamo in macchina ed imbocchiamo nelle tenebre la 131, direzione Sassari, solo in quel momento riusciamo ad accorgerci di quel che abbiamo passato. Sono una marea di emozioni che ci travolgono, ed il tragitto in macchina lo passiamo a scambiarci le nostre considerazioni. Di sicuro il Books sarà un ricordo difficile da scordare, per fortuna, specialmente per la gentilezza dello staff e la disponibilità con cui siamo stati accolti.

Il nostro rientro a Sassari, per concludere l'avventura, viene caratterizzato dall'incontro di un adepto di Chtulhu, che con i suoi tentacoli ci passa accanto. Ad una seconda occhiata invece, sotto la luce del lampione, avremmo scoperto che si trattava solo di un ragazzo che agitava dei tubi elastici.
La nostra(lunghissima) avventura termina, ma attendiamo con ansia la prossima!



G.G. Pintore

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